Dal mio testo "Costruttori di fuori-serie..."
Insegno
Educazione Fisica da quasi quarant'anni e constato ogni giorno
che i nostri adolescenti sono purtroppo minati da una grave malattia
che io chiamo autostima “fallata”.
Una
lacunosa strutturazione della sicurezza di sé induce la maggioranza
di loro a cercare sostegno fittizio in : partner... cibo... fumo...
pasticche... alcool... sesso... gioco... Incapaci di costruirsi
realmente liberi perché strutturalmente fragili e sconosciuti a se
stessi, vivono vite in bilico che li impossibilitano
a sperimentare felicità autentica.
Questo
disagio è sotto gli occhi di tutti e io lo sento interpellare con
forza il mio ruolo di educatrice.
Il
mio sogno?
Cambiare
questa situazione. Fare in modo che nelle scuole, oltre alle
competenze disciplinari, si diano ai ragazzi gli strumenti per
apprendere come si fa ad amare se stessi. Come si fa a costruirsi
persone sicure e libere. Come si fa a realizzarsi.
In
una parola: come si costruisce la propria personale felicità. Sì,
proprio quella che tutti cercano, ma che nessuno si
preoccupa di prendere in considerazione a scuola, quasi sia un luogo
in cui possa suonare parola stonata.
Ho
visto docenti prendere a cuore alunni soggetti di tristi storie
familiari, incoraggiarli con affetto allo studio e alle relazioni
corrette, ma non ho mai saputo nulla di specifici progetti scolastici
atti a favorire l'apprendimento della costruzione della propria
felicità partendo dalla costruzione della stima per se stessi.
Eppure
gli strumenti li abbiamo. Abbiamo “life coach”, formatori, corsi
universitari di Motivazione, conferenze internazionali
sull'Autostima... Abbiamo libri e seminari che trattano di self
empowerment, di PNL2, di E.R.E.3... Ma nessuno ne fa strumenti
per le scuole, per tutte le scuole, per tutti i
nostri adolescenti.
C'è
una profonda incomprensibile spaccatura che separa il mondo della
scuola da quello della formazione sociale al successo inteso come
connubio tra adeguata capacità comunicativa interpersonale ed
esplicitazione dei propri talenti. Quasi cultura e successo non siano l'una la base di lancio per l'altra. Quasi la scuola debba occuparsi solo di un tempo circoscritto ed estrapolato da un percorso
che è invece indivisibile in quanto continuamente in atto nella vita
di ogni individuo come costante ricerca di felicità.
A
cosa dovrebbe servire la formazione se non a fornire chiavi di
gioia a ciascuno perché possa offrirne anche agli altri?
Non
è sufficiente dire: “Spalanca la porta e con la tua giovinezza
profuma il mondo di gioia perché la vita è bella!” L'adolescenza
è spavalda come scintillio di lama alla conquista del giorno solo
quando le braccia di chi la brandisce sono forti e sicure.
E'
nostro compito di adulti offrire strumenti che rinsaldino la
giovinezza nascente per impedirle di aggrapparsi a “sostegni
tagliola”. Fino ad oggi siamo stati latitanti riguardo alla nostra
responsabilità di allenatori alla vita. Abbiamo indicato nei nostri
programmi obiettivi formativi, ma mai un piano
specificamente congegnato per favorire in ognuno la costruzione
di una personalità forte, sicura, determinata a costruire la propria
e l'altrui felicità.
Mentre
in U.S.A. si sono già mossi dagli anni 90', noi italiani, a quasi trent'anni di distanza, stiamo ancora con la testa tra le mani, ma le
pantofole ai piedi. A guardare, disperati ma accidiosi, il disagio e
l'autodistruzione dei nostri giovani più fragili.
Il
mio sogno ambizioso è che in ogni ambito scolastico, dalla materna
all'università, i docenti decidano di porsi come obiettivo
prioritario quello di aiutare le giovani generazioni loro
affidate a liberarsi dalle proprie insicurezze per affrancarsi
da qualunque “dipendenza”. Si determinino a rendere gli
adolescenti forti della propria unicità e della propria capacità di
“agire” creativamente sulla realtà. In grado di attraversare di
corsa il proprio giorno a testa alta per sempre salvi dal pericolo di
impigliarsi a nuvole di fumo, o a ventri saturi di cibo, o ad occhi
opachi di pornografia. Mai più immobilizzati da lacrime sterili di
abbandoni o rinunce rigide di rabbia; mai più seppelliti dal gioco
dei denari o dal proprio vomito nauseato di alcool, di eroina, di
noia.
Diamoci
una mossa! La Scuola ha un altissimo potenziale costruttivo ancora
incompreso e non sfruttato! Noi insegnanti possiamo aiutare migliaia
di giovani vite. Io nel mio piccolo, da più di dieci anni uso
strumenti che mi hanno fatto riscontrare cambiamenti molto
soddisfacenti sia a livello formativo che di apprendimento. Ma perché
accontentarmi di poche centinaia? Perché non fare di più, perché
non mirare a tutti? Perché lavorare a fatica, da sola, e non invece
in sinergia con altri per migliorare gli strumenti ed ottenere
maggior successo? Ho bisogno del tuo aiuto, chiunque tu sia:
genitore, insegnante... Specialmente se insegnante di Educazione
Fisica perché, come me, hai a disposizione strumenti ancor più
efficaci.
2 Programmazione
Neuro Linguistica
3 Educazione
Razionale Emotiva
Le
nostre risorse personali sono continuamente rinforzate o fiaccate dai
comandi inseriti nella mente. Da noi stessi o da altri poco importa.
Si
Autostima Mi percepisco completo e in grado di...
Mi
sento libero e mi comporto in modo attivo
Reagisco
perché so che sbagliando imparo: migliorerò l’insuccesso
Cerco
una soluzione e la concretizzo
Faccio
pensieri obiettivi: “sono stato in gamba perciò ho avuto
successo”
Reagisco
in modo equilibrato
Apprendo
serenamente
Raggiungo
la meta
No
Autostima Mi percepisco carente e non in grado di...
Un
indefinito senso di colpa mi paralizza (il futuro è inquietante )
Ho
paura di sbagliare perché l'errore mi dice che sono inadeguato
Non
riesco a staccare dai problemi per cercare una soluzione
Minimizzo
i miei successi : “sono stato solo fortunato”
Reagisco
passivamente o aggressivamente1
Mi
allontano da….
Sogno
di poter raggiungere la meta
1 Teniamo
sempre a mente che la mancanza di autostima si può esprimere in due
modi diversi: - espressioni dirette : sensazione di
non valere nulla, estrema passività, senso di futilità - meccanismi
difensivi : eccessiva boria, sessualità compulsiva,
comportamenti sociali di eccessivo controllo...