Progetto "Voglio essere una Ferrari..."




Il progetto si inserisce nell’ambito della prevenzione/cura del disagio.
Ha preso corpo nel 2010 come insieme strutturato di interventi appositamente predisposti, ma è il risultato di anni di ricerca per tentare di rispondere fattivamente:
  • alle profonde insicurezze riscontrate negli alunni di ogni classe;
  • ai richiami degli specialisti che da anni additano la mancata costruzione del sé come causa dei comportamenti sconsiderati conclamati giornalmente dai media;
  • alle indicazioni del Decreto Legislativo 19/2/2004 (vedi “Scuola dell'educazione integrale della persona” e “Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi”).
Il progetto è in continua evoluzione e i risultati sono di anno in anno sempre più numerosi e soddisfacenti.

Finalità:
  • Sostenere l’alunno nella costruzione della propria identità psicofisica intesa come:
    - equilibrio psicofisico
    - desiderio/capacità di auto-affermazione e di ricerca
    - capacità di “ apprendere per tutta la vita”
    - ricerca dei propri talenti in funzione della realizzazione di sé in campo sociale e lavorativo
  • Prevenire l'insorgenza del disagio e dei comportamenti progressivi che lo caratterizzano:
    insicurezza, disistima, dipendenza, isolamento/aggressività, violenza.
  • Produrre l'involuzione di comportamenti auto ed etero-lesivi già evidenziati.
  • Affiancare fattivamente i genitori nel loro impegno educativo.

Obiettivi :
  • Miglioramento dell'immagine di sé: esplicitazione di maggiore sicurezza, maggiore partecipazione al dialogo, maggiore determinazione nel conseguimento dell’obbiettivo.
  • Miglioramento di: capacità di concentrazione, organizzazione del lavoro, profitto.
  • Miglioramento di: controllo dei propri stati emozionali, capacità di affrontare le seduzioni dell'omologazione sociale e della “dipendenza da... “
  • Miglioramento di: capacità espressiva e creativa.
  • Acquisizione di conoscenze utili al proprio orientamento esistenziale/lavorativo.

Il progetto si concretizza nell'uso di strategie educative che compenetrano le quotidiane attività curricolari di Educazione Fisica e di alcune attività in aula appositamente predisposte.
Agisce direttamente sulla causa base dei comportamenti borderline: la mancanza di sicurezza/autostima unita alla mancanza di “indicazioni di rotta” per il proprio percorso di vita, ottenendo un evidente miglioramento sia del comportamento che del profitto.
Attua un piano specificamente strutturato, in grado di renderli consapevoli dei propri comportamenti, che intreccia: modalità di comunicazione interpersonale (PNL, metodo Gordon, OMM), la trattazione di argomenti formativi specifici (consapevolezza/percezione di sé, autostima, raggiungimento dell'obiettivo, realizzazione personale, linguaggio del corpo...) e metodologie didattiche metacognitive (problem solving, brainstorming, self-empowerment, costante feedback relativo ai risultati, tutoraggio tra pari, esercizi di mimo, elementi di bioenergetica, esercizi del metodo Feuerstein,) in grado di rendere possibili quei risultati soddisfacenti senza i quali non può prodursi risanamento della sicurezza di sé, miglioramento dell'autostima, presa in carica delle proprie responsabilità sociali, e di conseguenza, la trasfigurazione dei comportamenti passivi, irresoluti, aggressivi.
Fornisce agli adolescenti concrete “indicazioni di rotta” in grado di farli rientrare dai propri comportamenti deleteri; renderli consapevoli di possedere talenti specificamente ricevuti per realizzare appieno la propria unicità individuale; far loro comprendere perché, e come, combattere le seduzioni dell'omologazione sociale e delle dipendenze.
Il progetto deve essere compreso, condiviso e sostenuto anche a livello familiare. E’ perciò organizzato un incontro pomeridiano/serale con i genitori delle classi prime perché comprendano di essere parte attiva e indispensabile del progetto.

Punti di forza del progetto

1°Agisce direttamente su ciò che sta alla base del disagio (la mancanza di percezione di sé e la mancanza di “indicazioni di rotta”) rendendone consapevoli i ragazzi e attivando una costante azione di feedback.
2°La metodologia è di tipo metacognitivo “ad alto rendimento” ed innovativa in quanto si avvalora delle indicazioni degli esperti in “Formazione ed empowerment della persona” e utilizza elementi di P.N.L. e di Bioenergetica.
3° Tutti gli aspetti del progetto ( motivazioni, strumenti, esperienze) utili alla sua attuazione nelle scuole di ogni ordine e grado, sono descritti nel testo Costruttori di fuori-serie nella scuola del terzo millennio, pubblicato ad ottobre 2014 dalla sottoscritta.

Tempi di realizzazione

Intero anno scolastico delle classi I, II, III della Scuola Secondaria di 1° grado.
(Fortemente auspicabile l' espansione alla Scuola Secondaria di 2° grado. e alla Scuola Primaria)



                                                                                 Prof.ssa Maria Gemelli

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